Superati i 50 anni, prendersi cura della propria salute diventa un investimento concreto sul futuro. Non si tratta di vivere con ansia o di sottoporsi a esami inutili, ma di programmare controlli mirati che permettono di prevenire le malattie più comuni dell’età adulta. Molte patologie – dal diabete ai disturbi cardiovascolari, fino ai tumori più diffusi – se intercettate in fase precoce, hanno tassi di cura e gestione molto più elevati. Per questo i controlli da fare dopo i 50 anni per un uomo non devono essere considerati un obbligo, ma un’opportunità per restare un uomo sano, mantenere energia, lucidità e qualità di vita. In questa fase, quattro verifiche assumono un ruolo centrale: la visita medica generale annuale, gli esami cardiometabolici e cardiovascolari, lo screening della prostata e la valutazione urologica.
Visita medica generale annuale
La prima regola di prevenzione è semplice: sottoporsi a un check-up annuale con il proprio medico di fiducia. Durante la visita, vengono monitorati parametri fondamentali come peso, pressione arteriosa e indice di massa corporea. Si tratta di indicatori che, se trascurati, possono nascondere fattori di rischio per patologie cardiovascolari o metaboliche.

Un pacchetto di analisi del sangue di base dovrebbe includere:
- Emocromo completo per valutare lo stato generale di salute.
- Colesterolo totale, LDL e HDL per misurare il rischio cardiovascolare.
- Trigliceridi e glicemia per il controllo metabolico.
- Funzionalità renale ed epatica (creatinina, transaminasi).
Questi esami, insieme alla visita clinica, permettono di costruire uno “storico” personale, utile a intercettare cambiamenti nel tempo. Una visita annuale non solo previene sorprese, ma consente al medico di adattare i consigli su stile di vita e alimentazione alle esigenze specifiche di ciascun uomo.
Esami cardiometabolici e cardiovascolari
Dopo i 50 anni, cuore e circolazione meritano particolare attenzione. Le malattie cardiovascolari restano infatti la principale causa di mortalità maschile, ma la buona notizia è che una diagnosi precoce può fare la differenza.
Oltre ai controlli di pressione, glicemia e colesterolo, è utile eseguire periodicamente:
- Elettrocardiogramma (ECG), per valutare l’attività elettrica del cuore.
- Test da sforzo, consigliato se ci sono fattori di rischio (fumo, sovrappeso, familiarità).
- Ecocardiogramma o ecocolordoppler per controllare la funzionalità cardiaca e la circolazione arteriosa.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il monitoraggio regolare dei parametri cardiometabolici, unito a una dieta equilibrata e all’attività fisica, riduce fino al 30% il rischio di eventi cardiaci gravi. Questi controlli non sono quindi un optional, ma un pilastro della prevenzione maschile over 50.

Screening della prostata
Il tumore alla prostata è uno dei più diffusi negli uomini oltre i 50 anni, ma spesso può essere individuato in fase iniziale grazie a controlli mirati. Lo screening prostatico comprende due strumenti principali:
- Esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) tramite analisi del sangue.
- Esplorazione rettale digitale, un controllo rapido che consente al medico di valutare eventuali anomalie.
Oltre al rischio oncologico, molti uomini in questa fascia d’età possono soffrire di prostata ingrossata (ipertrofia prostatica benigna), una condizione non tumorale ma che può causare fastidi come bisogno frequente di urinare o getto urinario debole. Anche in questi casi, lo screening aiuta a distinguere tra problematiche benigne e segnali che richiedono ulteriori accertamenti.
È importante sottolineare che lo screening non è identico per tutti: la decisione di effettuare il PSA deve essere discussa col proprio medico, valutando benefici e limiti. In presenza di familiarità (padre o fratelli con carcinoma prostatico), i controlli possono iniziare già dai 45 anni. La diagnosi precoce aumenta sensibilmente le possibilità di trattamento efficace e meno invasivo.
Controllo urologico
Accanto allo screening prostatico, la visita urologica completa rappresenta un altro tassello fondamentale. L’urologo non si occupa solo della prostata, ma dell’intero apparato urinario e riproduttivo maschile. Disturbi come bisogno frequente di urinare, getto debole o dolore vescicale non vanno trascurati.
Una visita di controllo può includere:
- Esame obiettivo urologico.
- Ecografia dell’apparato urinario (reni, vescica, prostata).
- Valutazione della funzionalità renale.
L’urologo è anche la figura di riferimento per affrontare disturbi comuni dopo i 50, come l’ipertrofia prostatica benigna o la disfunzione erettile. In questo senso, non è solo un medico “del sospetto”, ma un alleato per preservare qualità di vita e benessere sessuale.

Altri controlli utili dopo i 50 anni
Oltre alla visita medica, ai controlli cardiovascolari, alla prostata e alla visita urologica, ci sono altri esami che aiutano a mantenere un quadro completo della salute. Non sempre devono essere annuali, ma è bene parlarne con il medico per definire la frequenza corretta.
- Screening del colon-retto: test del sangue occulto nelle feci ogni 1–2 anni oppure colonscopia ogni 5–10 anni, essenziale per individuare tumori in fase precoce.
- Controllo glicemia e metabolismo: utile per diagnosticare precocemente il diabete e monitorare il metabolismo.
- Visita oculistica: ogni 2–5 anni per prevenire glaucoma, cataratta o degenerazione maculare.
- Esame dell’udito: consigliato se compaiono difficoltà nel seguire conversazioni o se c’è esposizione a rumori forti.
- Vaccinazioni: richiami per tetano e difterite, vaccino anti-influenzale annuale e vaccino contro l’herpes zoster, raccomandato dopo i 50 anni.
- Controlli dentali: una visita e un’igiene professionale ogni 6–12 mesi per prevenire problemi gengivali e perdita dei denti.
Questi esami, integrati ai controlli principali, rappresentano una rete di sicurezza che permette di affrontare la seconda metà della vita con maggiore tranquillità e consapevolezza.
La prevenzione come investimento per il futuro
Dopo i 50 anni, la prevenzione diventa una strategia di vita. Non si tratta solo di “fare esami”, ma di prendersi cura del proprio corpo con costanza, così da affrontare il futuro con energia e serenità. La visita medica annuale, gli esami cardiometabolici, lo screening della prostata e la visita urologica sono i pilastri su cui costruire un percorso di salute solido e personalizzato. A questi si aggiungono altri controlli – dal colon-retto alla vista, fino ai vaccini – che completano la prevenzione maschile.
Fare prevenzione significa guadagnare tempo, qualità di vita e sicurezza. Un semplice appuntamento dal medico oggi può fare la differenza negli anni a venire.