La visita urologica è un controllo medico spesso sottovalutato dagli uomini, ma rappresenta un passo fondamentale per mantenere una buona salute dopo i 50 anni. Con l’avanzare dell’età, aumentano i disturbi legati alla prostata, alle vie urinarie e alla sfera sessuale. Secondo i dati del Ministero della Salute, circa il 30-40% degli uomini sopra i cinquant’anni presenta sintomi urinari o problemi correlati alla prostata, eppure molti evitano di rivolgersi allo specialista. Capire in cosa consiste la visita urologica e come si svolge aiuta a superare paure e pregiudizi, favorendo una prevenzione più efficace.
In cosa consiste la visita urologica
Quando si parla di visita urologica uomo, molti immaginano un esame complicato o doloroso. In realtà si tratta di un controllo di routine, utile e poco invasivo. Lo scopo è valutare la salute delle vie urinarie e della prostata, identificando per tempo eventuali problemi.
Una tipica visita comprende:
- Colloquio iniziale (anamnesi): raccolta della storia clinica, sintomi urinari o sessuali, che talvolta possono essere correlati a condizioni come l’Ipogonadismo maschile
- Esame obiettivo: valutazione dell’addome, dei genitali esterni e, se necessario, esplorazione rettale per controllare la prostata.
- Discussione finale: prime indicazioni su eventuali esami di approfondimento (es. analisi delle urine, ecografia, PSA).
Capire in cosa consiste la visita urologica significa quindi sapere che non è un esame invasivo, ma uno strumento di prevenzione prezioso per la salute maschile.

Come si svolge la visita urologica passo per passo
Capire come si svolge la visita urologica aiuta a ridurre ansie o paure legate a questo controllo. Il percorso è piuttosto semplice e segue alcune fasi standard, che possono variare leggermente a seconda delle necessità del paziente:
- Accoglienza e colloquio iniziale: il medico raccoglie informazioni sui sintomi, sulla storia clinica e sulle eventuali terapie in corso.
- Esame fisico: valutazione di addome, apparato genitale e, se necessario, esplorazione rettale digitale della prostata.
- Esami di supporto: in base ai sintomi possono essere richiesti analisi del sangue (PSA), ecografie, uroflussometria o altri test diagnostici, tra cui l’esame testosterone.
- Discussione dei risultati preliminari: lo specialista fornisce indicazioni sullo stato di salute e propone eventuali accertamenti aggiuntivi.
In sintesi, la visita urologica uomo non è dolorosa né complicata: dura generalmente dai 20 ai 30 minuti e consente di avere un quadro chiaro sulla salute urologica, soprattutto per chi ha superato i 50 anni.
Perché è importante dopo i 50 anni
La visita urologica uomo diventa particolarmente importante dopo i 50 anni, quando aumentano i rischi legati alla prostata e alle vie urinarie. Le patologie più frequenti includono:
- Ipertrofia prostatica benigna (IPB): interessa circa il 50% degli uomini tra i 51 e i 60 anni, il 70% tra i 61 e i 70 e fino al 90% degli over 80. In Italia si stima che oltre 6 milioni di uomini ne siano colpiti
- Tumore della prostata: con circa 40.192 nuovi casi all’anno è il tumore più diagnosticato nella popolazione maschile italiana. Attualmente oltre 485.000 uomini convivono con la malattia, ma la sopravvivenza a 5 anni è molto alta (91%) se diagnosticata precocemente .
- Decessi: secondo la Fondazione Veronesi, il tumore della prostata causa circa 8.200 morti ogni anno in Italia.
Fare prevenzione attraverso controlli regolari non significa soltanto ridurre il rischio di diagnosi tardive, ma anche migliorare la qualità della vita e affrontare meglio condizioni legate all’età come i sintomi di andropausa. Per chi ha superato i 50 anni, programmare una visita urologica annuale è quindi un investimento concreto nella propria salute.

Consigli pratici prima della visita urologica
Prepararsi bene rende l’incontro più utile ed efficace. Alcuni accorgimenti semplici possono fare la differenza:
- Raccogliere la documentazione medica: portare con sé analisi recenti (urine, sangue, PSA), referti di ecografie o altri esami già svolti.
- Annotare i sintomi: segnare da quanto tempo si manifestano disturbi urinari o sessuali, con che frequenza e in quali situazioni.
- Elencare i farmaci assunti: molti trattamenti (es. per pressione, diabete o colesterolo) possono influenzare la salute urologica.
- Non avere timore di parlare apertamente: la visita è il momento giusto per affrontare anche argomenti considerati “delicati” come la disfunzione erettile o i problemi di incontinenza, che in alcuni casi possono migliorare adottando strategie per aumentare il testosterone in modo naturale.
Seguire questi semplici consigli permette di sfruttare al meglio il tempo con lo specialista e rendere la visita urologica un vero strumento di prevenzione.

Importanza della prevenzione urologica
La visita urologica uomo è un controllo semplice, poco invasivo e fondamentale per la salute maschile dopo i 50 anni. Sapere in cosa consiste la visita urologica e come si svolge permette di affrontarla con maggiore consapevolezza, senza timori o imbarazzi. Le statistiche dimostrano chiaramente che la prevenzione salva la vita: diagnosi precoce significa trattamenti più efficaci e qualità della vita migliore. Per questo motivo, programmare regolarmente una visita urologica è un gesto di cura verso se stessi e verso la propria famiglia. Parlane con il tuo medico di fiducia e fai della prevenzione una priorità.
Domande frequenti sulla visita urologica
Molti uomini, soprattutto sopra i 50 anni, si chiedono in cosa consiste la visita urologica e cosa aspettarsi. Ecco alcune delle domande più comuni:
No, non è dolorosa. L’esame può risultare solo leggermente fastidioso, ma è rapido e non invasivo.
In media tra i 20 e i 30 minuti, a seconda della necessità di esami aggiuntivi.
È normale sentirsi a disagio, ma l’urologo è un professionista abituato a trattare queste problematiche con rispetto e riservatezza.
In assenza di sintomi, dai 50 anni in su è consigliata una visita annuale. Se c’è familiarità per tumore della prostata, meglio iniziare già dai 45 anni.
Portare con sé analisi del sangue, PSA o ecografie permette al medico di avere un quadro più completo e ridurre esami ripetuti.



